La mossa della BCE (Banca Centrale
Europea), che ha "irrorato" il mercato
finanziario distribuendo denaro a condizioni favorevoli (1%), comincia
a dare i primi risultati e, portando un risparmio pari al 5% sulle
rate, regala una ventata d'aria fresca alle famiglie alle prese con
un mutuo a tasso variabile.
L'indice Euribor si è
ridotto improvvisamente e in questo periodo sfiora i minimi storici registrati
due anni fa; pensate che soltanto un mese fa, gli indici Euribor utilizzati
per determinare le rate dei mutui erano sopra l'1% e gli
esperti già prevedevano nuovi rialzi, mentre al 15 marzo l'Euribor a
tre mesi è sceso a 0,86% e l'Euribor a 1 mese a 0,46 %. I
Future quotati sul mercato di Londra sprizzano ottimismo da tutti i
pori, prevedendo una nuova discesa dell'Euribor a 3 mesi fino
a toccare quota 0,7% entro Settembre. In seguito ci sarà un recupero
molto lento che assicurerà alle famiglie rate leggere ancora per diversi anni.
Diametralmente opposta la situazione per i nuovi
contratti di mutuo a tasso variabile che prevedono rate molto salate per i
nuovi clienti; dalla scorsa estate, infatti, si rileva un rincaro pari al 12%
(che arriva a toccare addirittura il 16% se si sceglie un mutuo a tasso
fisso).
Perché i mutui a tasso variabile esistenti scendono
mentre i nuovi mutui hanno rate più care?
La soluzione dell'enigma c’è fornita da uno dei
quotidiani professionali più accreditati: il Sole 24 Ore che imputa alla
crisi finanziaria la responsabilità di tale divario.
Da quanto si apprende dall'articolo cui ci siamo ispirati,
infatti, se da un lato la crisi finanziaria ha portato a una consistente
riduzione dell'indice Euribor, dall'altra ha causato un'ascesa inarrestabile
dello spread (maggiorazione applicata dalle Banche che grava sul tasso finito
applicato alla clientela). Lo spread medio è passato nel giro di pochi mesi da
1,3% (valore di giugno 2011) a 3,6% (valore Febbraio 2012)
Come influisce l'effetto BCE sullo spread applicato dalle
Banche.
Nonostante l'ascesa dello spread, alcune novità si
affacciano timidamente all'orizzonte. Alcune Banche, infatti, (rincuorate dalla
maggiore liquidità distribuita dalla BCE che ha smorzato le difficoltà di
finanziamento) hanno iniziato a ridurre gli spread, altre ancora ne
hanno almeno arrestato la folle corsa. Gli esperti più pessimisti temono si
tratti soltanto di una tecnica strategica messa in atto per acquisire nuova
clientela, i prossimi mesi saranno decisivi e ci forniranno tutte le dovute
spiegazioni a riguardo.
Continuate a seguirci per sapere cosa ci riserva
ancora l'imprevedibile ed enigmatico mondo del mercato finanziario.
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