Cosa è accaduto da allora?
Che i parametri di riferimento Euribor e BCE si sono
notevolmente abbassati, soprattutto il primo. Mentre il tasso BCE si è stabilizzato
all’1%, l’Euribor ha toccato in questi giorni i minimi storici di due anni fa
(complice la clamorosa spinta di denaro data dalla Banca Centrale Europea). Al
27 marzo 2012, la scadenza ad 1 mese si è abbassata fino allo 0,43% e quella a
3 mesi allo 0,81%.
A fare la differenza sono però gli spread applicati,
decisamente più elevati (sebbene qualche timido segnale positivo cominci ad
intravedersi).
Dunque, conviene di più un mutuo a tasso variabile
associato all’Euribor o al tasso BCE?
La prima cosa da dire è che i due tassi sono strettamente
correlati. Ad oggi, l’Euribor ad 1 mese risulta più conveniente del tasso BCE,
ma quest’ultimo è decisamente più stabile e meno soggetto ai continui
cambiamenti del mercato finanziario.
In ogni caso, si tratta di una scelta da valutare
attentamente col proprio consulente al momento della stipula del mutuo a tasso
variabile.
Ma cosa sono gli indici Euribor e BCE?
L’Euribor (euro inter bank offered rate) è il
tasso interbancario medio di interesse al quale le banche prestano denaro ad
altre banche. Viene diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea.
Il BCE è il tasso di riferimento al quale
la Banca Centrale Europea concede prestiti alle banche operanti all’interno
dell’Unione Europea.
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